Codice Apocalisse (Urania) by Charles Stross

autore:Charles Stross [Stross, Charles]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2022-11-08T12:00:00+00:00

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Il Codice dell’Apocalisse

Una porta in un corridoio oscuro: altre danno su stanze con le finestre che si affacciano sul davanti dell’edificio. Quella del soggiorno a sinistra è stata appena infranta da una granata che sputa fumi acri da entrambe le estremità e gira sul pavimento come un calabrone morente delle dimensioni di una lattina di Coca-Cola. Poi qualcosa di pesante colpisce la porta d’ingresso, ma non abbastanza forte da scardinarla.

Cosa fai se sei Johnny McTavish?

Chiudi gli occhi.

Davanti alla porta d’ingresso, Johnny si prepara a riprovarci. Chiude gli occhi e unisce le mani come in preghiera. Tra di esse stringe un foglio di carta di riso ben piegato. All’interno si trova un piccolo chip di identificazione a radiofrequenza, incollato al centro di un disegno incisovi sopra con inchiostro conduttivo.

Sente una presenza familiare nella parte posteriore della testa, proprio mentre un altro impatto violento fa spalancare la porta. Johnny allarga i palmi. ***Non ora, Duchessa, ho le mani occupate.*** Il silenzio è rotto dal sibilo della granata a gas.

Johnny fa un passo indietro e apre gli occhi, trattenendo ancora il respiro.

La porta è aperta e sul pavimento del corridoio giace la catena di carta completamente espansa. Non c’è alcuna traccia degli aggressori: la catena di carta ha fatto il suo lavoro. Si china e la raccoglie con cautela da entrambe le estremità, poi si precipita all’interno dall’ingresso aperto, trattenendo il respiro mentre oltrepassa la porta del soggiorno (dalla quale aleggia una nebbiolina). Non c’è nessuno davanti alla casa, ma in strada è fermo accostato un furgone a doppia cabina dai finestrini laterali oscurati con un container squadrato sul pianale di carico. Lanciando un’occhiata di lato, Johnny sfreccia oltre il veicolo, e si ferma solo per piegarsi e tagliare le gomme. Poi corre verso il suo mezzo, senza voltarsi indietro.

(Johnny si aspetta che ci sia una seconda coppia di agenti sul retro della casa sicura, e ha una trentina di secondi prima che smettano di aspettare che la preda venga da loro e prendano d’assalto l’abitazione in cerca dei loro compagni, ma per allora Johnny ha intenzione di essersela già svignata.)

La catena cade pesantemente sul sedile del passeggero quando lui sale e avvia il motore. Dà gas, mette in seconda e parte a fari spenti. Si sporge in avanti sul volante e da dietro arriva uno sgradito e familiare rumore metallico. Per un attimo è livido di indignazione: cosa pensano di fare quegli stronzi, sparando in un quartiere residenziale? Poi però lo vede come un buon segno – non avrebbero colpito il portellone del bagagliaio se stessero sparando in movimento – e ingrana la terza. Non ci sono più impatti di proiettili, frena bruscamente, svolta a sinistra senza mettere la freccia, controlla gli specchietti e accende i fari quando un’auto di passaggio gli lampeggia con gli abbaglianti. Non è il caso di farsi fermare dagli agenti del traffico, non con quello che c’è sul sedile del passeggero…

La catena di carta risuona, come l’eco di manette occulte che immobilizzano una coppia di fantasmi furenti. Ma questi due non sono ancora fantasmi, e stanno già iniziando a incresparsi e distorcersi.

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